L’importanza della BIA
Cosa significa dimagrire? Molti pensano che dimagrire significhi diminuire il peso corporeo, far scendere quel numerino sulla bilancia. Non è affatto così! Non è importante QUANTO perdi ma COSA perdi!
Il peso è determinato da tutte le cellule dell’organismo che vanno a costituire massa grassa, massa magra, massa ossea più la grande componente d’acqua. Dalla misurazione del peso non si ottengono informazioni sui singoli compartimenti (massa grassa, magra, ecc) e il dato ottenuto sullo stato nutrizionale è perciò limitato. Ad esempio un aumento di peso può essere dovuto all’incremento della massa magra legata all’esercizio fisico, ad accumulo di liquidi causati da disordini idro-salini o da un aumento di massa grassa causata da una malnutrizione in eccesso. Viceversa il calo ponderale può nascondere una malnutrizione se persa principalmente massa magra. La sola misurazione del peso, in queste situazioni, può sicuramente orientarci ma non è sufficiente!ù
La Bioimpedenziometria è una metodica assolutamente indolore e non invasiva che permette di valutare la composizione corporea di un soggetto, utilizzando la proprietà che hanno i tessuti di offrire una diversa resistenza al passaggio di una bassissima corrente elettrica alternata. La resistenza è legata ai fluidi corporei: una maggior quantità di acqua produce minor resistenza mentre l’adipe offre una più alta resistenza.
La misura viene effettuata posizionando due coppie di elettrodi: una coppia sul dorso della mano e l’altra coppia sul dorso del piede del soggetto; gli elettrodi sono poi collegati, grazie a dei morsetti, allo strumento di misurazione. Questo strumento fa passare una corrente alternata di bassissima intensità (800 µA) e alta frequenza (50 KHz) attraverso gli elettrodi.
Attraverso l’interpretazione dei dati forniti dal BIA Test e l’utilizzo di specifici algoritmi è possibile stimare i diversi compartimenti corporei, che possono subire variazioni importanti durante le diverse fasi della vita, durante un percorso di dimagrimento o un programma di allenamento sportivo ma anche durante alcune patologie:
- Acqua totale (TBW, Total Body Water). Costituisce circa il 60% del peso corporeo di un uomo adulto (valore maggiore nei bambini e minore nelle donne e negli obesi, per il maggior contenuto di adipe). La TBW è suddivisa in due compartimenti:Acqua Intracellulare (ICW). Contenuta all’interno della cellula.
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- Acqua Extracellulare (ECW). Rappresenta il volume del fluido che si trova all’esterno delle cellule (plasma, linfa, saliva, compartimenti liquidi dell’occhio, succhi digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano e fluidi del comparto extracellulare).
- Massa magra (FFM, Free Fat Mass). Costituita da muscoli, ossa, minerali ed altri tessuti non grassi. Contiene approssimativamente il 73% di acqua, il 20% di proteine, 7% di minerali. Comprende la Massa Tissutale Attiva ATM e la Massa Extracellulare ECM.
- Massa cellulare (BCM). Costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo (organi, muscoli, cellule del sangue).
- Massa Extracellulare (ECM). L’insieme di fluidi e tessuti corporei che si trovano all’esterno delle cellule.
- Massa grassa (FM, Fat Mass). Costituita dai tessuti adiposi esterni, spesso identificati come grasso sottocutaneo e dai tessuti adiposi interni, identificati come grasso viscerale.
Capire lo stato dei tessuti corporei permette di avere informazioni circa il metabolismo, lo stato di stress cronico, lo stato di efficienza complessiva dell’organismo ed i potenziali rischi per la salute.
Cosa puoi capire con questo esame?
Grazie alla BIA, in pochi minuti puoi avere un quadro metabolico completo, ed in particolare puoi capire:
– Perché hai diversi sintomi come stanchezza, gonfiori, dolori diffusi, aumento del grasso
– Le probabili cause che ti hanno portato a sviluppare questa condizione
– Cosa devi fare per uscirne
Perché nonostante la dieta e l’attività fisica perdo poco peso?
Perché hai perso massa grassa ed hai aumentato la massa muscolare che pesa più del grasso!
Quando è consigliato usare la bia?
Per monitorare il dimagrimento: un calo ponderale non è sempre sinonimo di una diminuzione di grasso, soprattutto se si verifica in poco tempo. Infatti con un’alimentazione incontrollata, troppo restrittiva e non equilibrata, si rischia di perdere solo acqua e massa cellulare!
D’altro canto, spesso, la carenza di massa muscolare rallenta ed ostacola la perdita di peso, quindi l’attività fisica diventa necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati! È importante quindi fare in modo che la perdita di peso non sia a carico della Massa Metabolicamente Attiva (BCM) ma esclusivamente a carico della Massa Grassa (FM), per non compromettere lo stato nutrizionale ed evitare che l’organismo, come difesa, recuperi in breve tempo il peso perso a causa di un abbassamento del metabolismo basale (ricordiamo che è la massa cellulare quella che consuma energia!).
Perché il tuo metabolismo può aver smesso di funzionare bene
Ci sono molti motivi per cui puoi assistere ad un peggioramento del metabolismo ed alla comparsa di sintomi come:
– stanchezza e affaticabilità
– gonfiori e disturbi digestivi
– sonno non di qualità
– dolori diffusi
– intolleranza ad alcuni alimenti
Principalmente, il metabolismo cambia quando il corpo sopporta, per troppo tempo, più “elementi stressogeni” di quanti non ne riesca a gestire. Gli elementi stressogeni possono essere fisici (traumi, sopratutto poli-traumi), emotivi oppure nutrizionali. La “battaglia” contro gli elementi stressogeni è normale, ma se diventa eccessiva e costante, costringe il metabolismo ad adattarsi, con conseguenze significative a livello ormonale ed energetico.
Nella pratica sportiva: è molto importante monitorare la BCM (massa metabolicamente attiva) nello sportivo, valore che non deve mai diminuire. Nel caso in cui si verifichi una diminuzione di BCM siamo in overtraining (allenamento troppo intenso o troppo prolungato). Qualora dopo una misurazione BIA si dovesse notare una diminuzione della BCM rispetto alla misurazione precedente, allora, l’allenatore ridurrà l’intensità o la durata degli allenamenti o inserirà delle pause fra gli stessi. La stabilizzazione della BCM confermerà il recupero dell’atleta e il corretto piano di allenamento (carichi, riposo, allenamento) adatto al soggetto. Un altro parametro importantissimo in uno sportivo e valutabile con la BIA è lo stato di idratazione. Una leggera disidratazione, del 4 – 5% può provocare considerevoli cali della performance sportiva, arrivando fino al 20 – 30% in meno di efficienza fisica. L’acqua contribuisce alla riserva di energia immagazzinata attraverso il glicogeno muscolare: se non vi è una corretta idratazione, viene facilitata la trasformazione del glucosio ematico in grasso piuttosto che in glicogeno. Inoltre se le cellule muscolari non hanno sufficiente idratazione, l’acqua viene sottratta al sangue, provocando un abbassamento della pressione arteriosa e aumento dello stress cardiaco, oltre che uno stato di stanchezza che incide sulla performance sportiva. Quindi il controllo dell’acqua extracellulare nel periodo prossimo all’evento agonistico, permette di raggiungere l’idratazione giusta per raggiungere la migliore forma fisica ed anche estetica.
Nell’anziano: durante l’invecchiamento si assiste ad una progressiva perdita di massa muscolare con riduzione della BCM, ad una riduzione dell’acqua corporea totale (in particolare di quella intracellulare) e ad un aumento della massa grassa (soprattutto a localizzazione addominale o comunque nella parte superiore del corpo). Con l’aumentare dell’età si ha anche una perdita di massa ossea fino ad arrivare, soprattutto nelle donne, all’osteopenia ed osteoporosi.Conoscere la composizione corporea consente di correggere lo stile di vita e l’alimentazione in modo da rallentare il più possibile tali processi e mantenersi in buona salute il più a lungo possibile.
In diversi ambiti medici: alcune patologie possono causare importanti alterazioni della BCM e dei fluidi corporei. Il monitoraggio della composizione corporea risulta quindi importante per poter intraprendere un corretto trattamento con il minor rischio per il paziente.