L’Attività Fisica Adattata: una valida strategia nel trattamento delle patologie a carattere degenerativo e invalidante

A livello mondiale è ormai risaputo che l’attività fisica è il farmaco del millennio (OMS). Evidenze scientifiche dimostrano i suoi effetti favorevoli sullo stato di salute e benessere psicofisico dell’uomo, prevenendo malattie cronico degenerative. Al contrario, poco conosciuti sono gli effetti di essa riguardo alla gestione di patologie già manifeste, consistenti nella riduzione delle complicanze e/o nel rallentamento della loro progressione. In questo caso si può parlare di una vera e propria Esercizio-Terapia, come piano a lungo termine che viene applicato in base al tipo di patologia e alle caratteristiche e capacità del soggetto determinate e influenzate da essa.

L’esercizio fisico in questi casi va sotto il nome di Attività Fisica Adattata (AFA), appunto, attività fisica e/o sportiva mirata a sviluppare le capacità residue di persone con condizioni fisiche limitate (menomazioni, disabilità, handicap e patologie varie), di carattere non sanitario. L’AFA viene quindi intesa come parte integrante di trattamenti terapeutici sanitari e considerata come facente parte delle “cure informali” di patologie a carattere degenerativo e invalidante.

Il programma di allenamento non in tutti i casi dà un miglioramento del danno funzionale, ma previene o ritarda sempre il deterioramento fisico e psicologico, un beneficio importantissimo per l’autonomia personale, che influisce sui livelli della qualità di vita della persona. L’attività fisica va ad aumentare la resistenza e la forza muscolare, migliorare la funzione cardiovascolare e respiratoria, la composizione corporea, le funzioni cognitive, ecc…

La risposta all’esercizio fisico, a seconda delle diverse condizioni di salute, è estremamente varia. Alcuni individui con patologia hanno delle limitazioni profonde delle capacità funzionali, mentre altri sono sorprendentemente “atletici”.

La prescrizione dell’esercizio deve includere gli obiettivi individualizzati sia a breve che a lungo termine basati sulla constatazione soggettiva e oggettiva della valutazione. Per la definizione degli obiettivi e delle strategie si usa l’acronimo SMART, ovvero specifici, misurabili, perseguibili, realistici e temporali. Il tutto, appunto, permette la pianificazione di un programma di allenamento individuale riguardo la modalità e l’adeguata intensità, la durata e la frequenza.

Il tutto fa afferrare il concetto che si può anche essere affetti da una patologia, ma si può, anzi, si deve praticare attività fisica come un modo salutare per adattarsi ad essa. Inoltre, bisogna tener presente che l’AFA è rivolta anche a soggetti in salute ma con bisogni speciali, ovvero a bambini, anziani e donne in gravidanza e menopausa.

Bisogna tener sempre presente che: “L’attività fisica è fondamentale per ogni essere vivente, il nostro organismo è infatti una macchina costruita per il organismo è infatti una macchina costruita per il movimento …” (Sherrinton).