Come evitare l’effetto “a tendina” e la cellulite sulle braccia

La pelle cascante delle braccia, accompagnata spesso dall’antiestetica cellulite, è spietata e non fa sconti ad alcuno, uomini o donne che siano. Solitamente questi inestetismi vengono definiti «braccia a tendina» o «ali di pipistrello», perché la pelle ciondolante svolazza da una parte e dall’altra non appena si stende l’arto. La causa? Il tricipite flaccido, poco allenato.
Cellulite sulle braccia: esercizi mirati per evitare l’effetto “a tendina”
Innanzitutto partiamo dal presupposto che questo muscolo, nelle attività quotidiane, è utilizzato di meno rispetto agli altri: per sollevare un peso, per esempio, il bicipite e l’avambraccio sono più coinvolti e, quindi, di solito sono anche più tonici. La flaccidità ha, dunque, un solo responsabile: l’allenamento sbagliato o nullo. Inoltre, è inutile cercare altre cause dell’inestetismo, perché anche persone che si allenano con regolarità e che seguono una dieta bilanciata hanno tricipiti non proprio tonici, perché non eseguono esercizi precisi e mirati. Il più delle volte, infatti, ci si dimentica proprio di questo muscolo, fino a quando non spuntano le tendine. A differenza delle culotte de cheval, il cui accumulo di grasso deriva in parte da ragioni fisiologiche, per quanto riguarda le ali di pipistrello non vi è alcuna predisposizione genetica.
Occhio a quanto si mangia
Se è vero che la tonicità dei muscoli degli arti superiori dipende dall’esecuzione di esercizi mirati, è altrettanto vero, però, che senza una corretta alimentazione ogni sforzo fisico è pressoché nullo. Con il termine “corretta” non s’intende solamente la qualità del cibo, ma anche la quantità. Si deve sempre fare attenzione a quanto si mangia, anche se ciò che viene introdotto è sano. Le calorie in più, infatti, si trasformano in chili in eccesso, ovvero grasso, a discapito della massa muscolare.
Con l’invecchiamento i tessuti perdono elasticità
Un altro aspetto da considerare è il fattore età. Se si riflette, è assai più probabile riscontrare questo difetto fisico in persone che hanno superato gli «anta», perché con l’invecchiamento i tessuti perdono tono ed elasticità, accentuando maggiormente il problema. Si potrebbe pensare, allora, che arrivati a una certa età si debba abbandonare l’idea di avere braccia toniche e riempire l’armadio di indumenti a mezza manica per camuffare il più possibile le braccia a tendina, e invece no, perché con un allenamento costante chiunque, anche una persona non proprio giovane, può rassodare i propri tricipiti. Meglio, quindi, pensarci per tempo, prima che le braccia «caschino» a tal punto da richiedere un trattamento di medicina estetica o un intervento di chirurgia plastica.