Anoressia: l’importanza del supporto di un coach

L’anoressia è un disturbo alimentare di natura psicologica che può avere risvolti anche gravissimi. L’anoressico ha un’errata percezione del proprio corpo, pertanto si vede sempre e costantemente grasso. Aspira al raggiungimento di una magrezza assoluta e idealizzata. Questa magrezza si raggiunge tramite l’assunzione sempre più ridotta di cibo, tanto da arrivare, in alcuni casi, alla morte.

In caso di anoressia l’allenamento in palestra, specialmente se svolto con il supporto di coach, può avere dei risvolti positivi ed essere sicuramente di aiuto. Innanzitutto l’anoressico esce dal tunnel del pensiero fobico del cibo, che per lui è una vera e propria ossessione, e rivolge l’attenzione verso nuovi elementi. Il coach può essere di importantissimo supporto poiché aiuta l’anoressico a vedersi con occhi più realistici ed oggettivi. In questo modo può mutare anche il rapporto con il cibo, non più basato sulla totale negazione, che porta all’autodistruzione, ma quale elemento che aiuta a mantenere una forma fisica non più finalizzata alla magrezza idealizzata, irraggiungibile peraltro, ma su canoni armoniosi e salutari.

Ovviamente per raggiungere quest’obiettivo ci vuole tempo, costanza e dedizione, ma posso dire, grazie alla mia personale esperienza, che si può ottenere un risultato soddisfacente in questo senso: nella mia gioventù ho rischiato di entrare nel vortice di una grave anoressia, i canoni estetici che esistevano tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 erano quelli di una donna filiforme, molto molto magra, pertanto, per raggiungere questo prototipo di corpo, l’unico modo era assumere sempre meno cibo. In palestra ho trovato la mia valvola di sfogo, innanzitutto di tipo mentale, che mi ha aiutato ad uscire dal tunnel dell’ossessione per il cibo. Attualmente posso dire che mangio in maniera equilibrata e sana, mi tolgo abbastanza spesso quegli sfizi alimentari che appagano il palato e non ho sensi di colpa.