Adolescenza e obesità: fattori scatenanti e soluzioni per prevenirla

L’obesità è una patologia causata dall’eccessivo accumulo di grasso nel corpo che si verifica quando le calorie introdotte nell‘organismo sono superiori a quelle bruciate.
I dati sulla salute pubblica indicano che l’obesità è uno dei maggiori problemi di salute a livello mondiale che comporta diverse problematiche quali:

  • pressione alta;
  • diabete;
  • apnee notturne;
  • patologie cardiovascolari.

COME RICONOSCERE L’OBESITÀ?
Il valore dell’obesità è stimabile grazie all’indice di massa corporea (BMI) che rapporta il peso in funzione dell’altezza: quando questo è uguale o maggiore di 30, parliamo di obesità.
Perdere peso quindi è fondamentale per curare e risolvere i problemi di salute legati all’obesità.

Per farlo è fondamentale attuare cambiamenti nel proprio stile di vita: seguire un’alimentazione adeguata, condurre una vita attiva e dedicarsi con costanza all’attività fisica.

QUALI SONO LE POSSIBILI CAUSE DELL’OBESITÀ?
Ci sono molti fattori che causano l’obesità che variano da soggetto a soggetto:

  • fattori genetici che possono indurre ad alterazioni del comportamento alimentare e del dispendio energetico;
  • fattori legati alle diete che producono un lieve senso di sazietà, portando ad un aumentare ingiustificatamente l’assunzione del cibo (iperalimentazione);
  • stile di vita sedentaria;
  • disfunzioni ormonali: diversi fattori endocrini possono causare obesità come l’iperinsulinismo (livello di insulina superiore alla norma nel sangue), l’ipercortisolismo (eccessiva concentrazione di cortisolo nell’organismo), la disfunzione ovarica e l’ipotiroidismo (insufficiente produzione da parte della tiroide di ormoni);
  • assunzione di alcuni farmaci: ormoni steroidei, antidepressivi, benzodiazepine, litio ed antipsicotici.

QUALI SONO LE POSSIBILI CONSEGUENZE DELL’OBESITÀ DURANTE L’ETÀ L’ADOLESCENZIALE?
La pubertà è un periodo estremamente delicato, di transizione e di grosse conflittualità. Durante l’adolescenza, c’è una forte ricerca dell’individualità, in ogni aspetto della propria vita, compresa quella alimentare.

Analisi statistiche indicano come 8 adolescenti su 10 consumano pasti fuori casa e, nella maggior parte dei casi, assumono cibi come hamburger, patatine, snack e bibite zuccherate (spesso all’insaputa dei genitori).
Altri studi hanno rilevato come circa il 30 % degli adolescenti in Italia sia obeso e il tasso maggiore si registra nel Mezzogiorno.

Nell’adolescenza, i rapporti sociali si vanno formando sempre più ed è proprio questa la fase in cui i ragazzi escono spesso con gli amici frequentando nella maggior parte dei casi i “fast-food”. Questa cattiva abitudine rappresenta una possibile fonte di squilibri nutrizionali (eccesso di grassi e di proteine animali) e un ridotto apporto di fibre. Un adolescente obeso diventerà quasi certamente un adulto obeso, esposto a gravi patologie. Spesso, in età adolescenziale, si ha una stima confusa della propria classe di peso: è bene quindi tenere a mente i valori sotto riportati. Fino ai 4 anni d’età, il valore medio della massa grassa è simile nei due sessi: circa il 16-17% del peso corporeo. Dopo i 4 anni d’età, il valore della massa grassa cambia a seconda del sesso: per le ragazze la massa grassa raggiunge il 25% del loro peso, per i ragazzi solo il 13%. Questa differenza dipende dal fatto che i ragazzi aumentano il loro tessuto muscolare e tendono a perdere peso mentre le ragazze, crescendo più lentamente, tendono ad ingrassare e ad accumulare adipe sui fianchi.

POSSIBILI CONSEGUENZE DELL’OBESITÀ
Nei bambini la parete toracica è meno estensibile, determinando dispnea (sensazione di respirazione difficile) e apnea del sonno. L’obesità incide anche sull’asma che, dopo i 10 anni d’età, risulta essere maggiore di 6-7 volte nelle bambine affette da obesità. Questa non avviene nel sesso maschile.

Possibili conseguenze ortopediche sono frequenti visto che le ossa nei bambini sono ancora in crescita e un aumento del peso può portare a problemi scheletrici per il sovraccarico sulle cartilagini degli arti inferiori che non sono ancora saldate. Questo sovraccarico può determinare lievi asimmetrie delle anche con un atteggiamento scoliotico.

Purtroppo oltre alle possibili conseguenze fisiche, possono esserci anche conseguenza psicologiche e sociali: i bambini affetti da obesità vengono frequentemente importunati ed esclusi dal gioco, subiscono delle vere e proprie violenze psicologiche e sono in genere visti dalla società come goffi e brutti e sono isolati dai gruppi.
Questa emarginazione sociale, in questa fase di vita molto delicata, può aggravare le conseguenze socio-emotive dell’obesità.

QUALI SOLUZIONI POSSIAMO TROVARE PER PREVENIRE L’OBESITÀ?
La consapevolezza dei possibili danni che l’obesità può procurare alla vita di un figlio, potrebbe indurre i genitori a correggere comportamenti alimentari e abitudini scorrette consolidate nel tempo.

Partendo dalla prima infanzia, bisognerebbe abituare il bambino a tre pasti regolari:

  • colazione sostanziosa
  • pranzo
  • cena

Per evitare buchi tra un pasto e un altro, si può concedere uno spuntino a metà mattina e una merenda durante il pomeriggio: l’importante è che siano pasti salutari (es. frutta e yogurt).

DA EVITARE ASSOLUTAMENTE
Non premiare il bambino con troppi spuntini, soprattutto con merendine, gelati, bevande gassate, succhi di frutta;
Non insistere quando il bambino è sazio o non ha molta fame: per non essere sgridato, potrebbe mangiare sforzandosi, creando un rapporto distorto con il cibo.
Non associare il cibo all’idea di qualcosa di “speciale”, né usarlo come premio.
Perdere peso è un passo importante e difficile soprattutto nei periodi adolescenziali e infantili.
Bisogna fare i conti con delle dinamiche psicologiche che sono differenti negli adulti, vista una maggiore fragilità psichica di un giovane ragazzo.
Per aiutare il proprio corpo e risolvere problemi di salute legati all’eccessivo peso, è fondamentale attuare cambiamenti nel proprio stile di vita, seguire un’alimentazione corretta, fare attività motoria non soltanto per bruciare le calorie in eccesso ma per regolare l’assunzione di cibo.

Valorizzare il proprio corpo è importante per se stessi e per ritrovare il piacere di stare con gli altri.