Fare palestra da giovani blocca la crescita? A che età iniziare?

Prima di entrare a fondo nell’argomento è importante chiarire subito un concetto: l’attività sportiva non può in alcun modo influenzare negativamente la crescita di un adolescente, nessun esercizio ginnico-sportivo, se praticato correttamente, può impedire lo sviluppo scheletrico. Ognuno raggiungerà la statura geneticamente trasmessa dai genitori. Non ci sono sport che bloccano la crescita, anzi qualsiasi sport aiuta lo sviluppo generale di un individuo in età evolutiva ed impedisce che vostro figlio diventi… così.

Allenarsi coi pesi blocca la crescita delle ossa?

Dato per assodato questo, si evince che non è vero che allenarsi con i pesi può compromettere la lunghezza delle ossa, bloccandone la crescita o addirittura accorciandole: sono affermazioni prive di ogni fondamento. Solo ed esclusivamente nel caso in cui si somministri testosterone in bambini con determinate patologie, si possono bloccare e saldare le epifisi e di conseguenza compromettere la crescita in lunghezza delle ossa lunghe.

I pesi migliorano la densità ossea

Secondo studi effettuati da scienziati come Hueter e Volkmann, l’utilizzo dei pesi porterebbe anzi a una maggior compattezza ossea e uno sviluppo più omogeneo. Altre ricerche hanno dimostrato, inoltre, che un lavoro di forza in età scolare, possa determinare notevoli benefici sulla struttura ossea. Infatti nei piccoli atleti sottoposti ad allenamento protratto per almeno un anno, è stato rilevato un incremento nella densità ossea di almeno il 5%. Ne consegue che in età adulta si scongiurerà un’eventuale demineralizzazione.

In palestra il giovane ha un alto rischio di traumi?

Il giovane in palestra è ovviamente esposto a rischi: anche un esercizio banale o un semplice macchinario può – se praticato male – determinare un trauma acuto oppure un danno cronico al giovane atleta. Inoltre vedo che spesso i più giovani, con quel misto di irruenza/spensieratezza/volontà di diventare subito “grosso” per piacere alla compagna di classe tipico della gioventù, tendono ad esagerare con pesi e ripetizioni. Per questo motivo è importante far capire al giovane che i risultati in palestra arriveranno, ma solo con pazienza e razionalità: eseguire un esercizio con troppo peso può addirittura essere controproducente! Riguardo alla domanda iniziale si deve sottolineare infine che statisticamente un bambino è 1500 volte più esposto al rischio di traumi giocando a calcio che non allenandosi in palestra. Ovviamente non si sta insinuando che si debba evitare questo sport, anzi, gli sport di squadra sono utili per tanti altri motivi in età scolare, ma bisogna rimarcare il fatto che sia una falsa credenza che l’allenamento con i pesi blocchi la crescita o ci sia più incidenza di infortuni.

Consigli per ridurre il rischio di traumi in palestra nei giovani

Uno dei concetti più importanti è non bruciare le tappe sollevando più pesi di quelli che si è in grado sostenere, poiché ogni sforzo tende a gravare e scaricare sulla colonna vertebrale. Se si andrà ad agire con sovraccarichi su una struttura ossea ancora in crescita può semmai aumentare il rischio di fratture e traumatismi vari. Mentre, un programma di allenamento di tipo estensivo, caratterizzato da esercizi di tipo concentrico, con un elevato numero di ripetizioni gli darà lo stimolo per la formazione della forza in età adulta.
Per ridurre ulteriormente gli d’infortuni è meglio evitare di superare i 50 minuti  suddividendo il lavoro su 3 giorni a settimana non consecutivi proprio per finalizzare e rispettare i processi di recupero e non sollecitare troppo articolazioni e tendini.

Meglio un “carico naturale”?

Un altro falso mito diffuso perfino tra alcuni colleghi medici è che sia più appropriato un “carico naturale” perché in pubertà vi è un’impossibilità nel dosare il carico da parte del soggetto con esercizi come piegamenti sulle braccia, parallele ecc. e di conseguenza anche lo sforzo a cui sarà sottoposto non potrà essere modulato, portando il ragazzo ad un probabile eccessivo stress muscolare e osseo. Invece, allenandosi con un carico adeguato e con determinati esercizi, si può dosare il peso, decidere i movimenti corretti da eseguire e creare di conseguenza un graduale e corretto adattamento allo sforzo.

Quali sono i benefici per gli adolescenti che vanno in palestra?

Quello che sicuramente si ottiene da un allenamento di questo genere è una risposta positiva sulla salute, uno sviluppo di tronco e addome che avranno funzione preventiva verso atteggiamenti posturali sbagliati e condizionati dalle età future e da condizioni lavorative.
Non dimentichiamo anche che il miglioramento fisico ha dei risvolti benefici mentali e psicologici; poi c’è da sottolineare anche che l’allenamento per la forza può migliorare l’autodisciplina, anche per quanto riguarda una corretta alimentazione. Inoltre può anche aumentare la fiducia e l’autostima, aiutando il giovane atleta nella formazione del suo carattere, scaricando stress e tensioni.

Qual è l’età giusta per iniziare palestra?

Anche se non c’è un limite assoluto per definire con precisione un’età in cui iniziare un allenamento per la forza, a mio parere gran parte degli adolescenti è fisicamente abbastanza matura per intraprendere l’allenamento per la forza a 13 o 14 anni.
L’età evolutiva è particolarmente adatta allo sviluppo della forza tramite l’allenamento. E’ però importante valutare attentamente l’età biologica (sviluppo psico-fisico) piuttosto che l’età cronologica. E’ doveroso valutare di iniziare l’allenamento per la forza dopo l’età puberale, quando la struttura corporea (tendini, legamenti ecc.) è in grado di sopportare carichi e sovraccarichi; inoltre, bisognerà prestare estrema attenzione alla postura del soggetto durante l’esecuzione degli esercizi.